Italia,  Viaggi in camper

Trentino Alto Adige

In vacanza tra montagne e laghi

Partenza sabato 8 agosto destinazione Laces in Val Venosta Trentino Alto Adige.

Abbiamo prenotato 4 notti al camping Laces, quest’anno di vacanza post lockdown il Trentino è molto gettonato e la paura di non trovare un posto per dormire ci ha portato a prenotare qualche notte.

Il campeggio si trova proprio vicinissimo alla funivia San Martino che da 630 mt ci porta a circa 1740 mt e da cui partono alcuni percorsi di cammino.

Scegliamo il piccolo giro “Vista sulle Dolomiti”, un’escursione circolare semplice ma molto bella che porta al monte Sole di Laces, della durata di circa 1 ora e 45 minuti, noi con un bimbo di 4 anni ci abbiamo messo un pochino di più… a metà del percorso di siamo fermati a fare un pic-nic guardando il bellissimo panorama.

Nel tragitto di ritorno abbiamo anche trovato sul nostro percorso delle mucche al pascolo, che sono sempre molto amate dai bambini.

Per chi ha la gamba più allenata ci sono anche altre escursioni più impegnative partendo dalla funivia. Al rientro poi c’è sempre la malga che vi aspetta con dei piatti succulenti e tipici di questa regione.

Il pomeriggio torniamo al campeggio e ci rilassiamo in piscina.

Il secondo giorno prendiamo il treno alla vicinissima stazione per andare a scoprire il paesino di Silandro a sole due fermate da Laces, non abbiamo pagato il biglietto perché in campeggio ci hanno dato la tessera Guest pass Val Venosta che da diritto a viaggiare sui mezzi gratuitamente e da diritto ad alcuni sconti in strutture convenzionate (come ad esempio la funivia).

Sul treno è possibile, pagando il biglietto, portare anche la bicicletta per raggiungere più velocemente alcuni posti, ad esempio in un’altra vacanza sempre qui siamo partiti con la bicicletta e siamo arrivati fino a Merano, ciclabile quasi tutta in discesa, e il ritorno l’abbiamo fatto in treno.

Tornando alla visita a Silandro, paesino carino per farci una passeggiata e vedere qualche negozio, ci siamo fermati per pranzo e nel pomeriggio siamo tornati alla base.

Il terzo giorno decidiamo di fare una bella camminata tra i meleti fino al paesino di Tarres sulla collina proprio sopra e Laces, ci facciamo circa 40 minuti di passeggiata, da cui poi è possibile prendere la seggiovia che porta alla malga Tarres ma oggi i bimbi sono un po’ noiosi forse colpa del caldo e così decidiamo di tornare in campeggio, loro sanno che la li aspetta un bagno rinfrescante in piscina.

Laces è un paesino che offre molte possibilità come punto di partenza per visitare questa parte del Trentino Alto Adige, con la funivia, il treno e il supermercato ha tutto ciò di cui si possa avere bisogno, consiglio questo campeggio anche nel periodo invernale in quanto è fornito anche di piscina coperta e riscaldata. Costo ad agosto 61€ a notte piazzola e 4 persone.

Il quarto giorno partiamo destinazione Lago Resia, c’è un parcheggio grandissimo proprio sul lato del lago opposto al campanile dove si può sostare per un euro all’ora oppure 10 al giorno anche la notte, è il parcheggio della seggiovia con bar ristorante e bagni pubblici.

Da qui ci sono 4 km per arrivare al famoso e fotografatissimo campanile sommerso quindi tiriamo giù le biciclette dal camper e via sulla ciclabile che circonda il lago.

Il panorama e il clima sono molto gradevoli, facciamo la spesa nel supermercato del paese e ci prepariamo il nostro pranzo a base di panini e speck.
Fotografia di rito davanti al campanile e torniamo al camper perché la nuvoletta giornaliera anche oggi promette pioggia.

Nel tardo pomeriggio abbiamo prenotato una visita guidata alla latteria sociale di Prato allo Stelvio, ci sembrava una cosa molto interessante per i bambini ma che poi si è rivelata una delusione, la visita consisteva solo nel racconto della storia della latteria, senza nemmeno o farci entrare a vedere gli attrezzi o la lavorazione del latte, alla fine costava 10€ a persona per il fatto che c’era la degustazione di formaggio di capra, così ce ne siamo andati perché i bambini si sono annoiati tantissimo. Peccato 🙁

In serata cena alla birreria Forst, se ci troviamo nei paraggi non possiamo non venire a mangiare qui, è un ristorante che ci piace molto.
C’è un parcheggio molto grande adatto ai camper proprio sotto alla birreria, sarebbe il parcheggio dei dipendenti della fabbrica di birra ma anche i camper possono sostare. Arrivando sulla strada principale se vai verso Merano, c’è una stradina che gira a sinistra e scende verso la fabbrica.

Dopo cena abbiamo dormito qui, non ci sono servizi ovviamente ma c’erano anche altri camper e così ci siamo fidati.

Il quarto giorno abbiamo qualche laghetto in programma, per primo il lago Smeraldo, e la visita al piccolo Canyon del rio Sass, un posticino davvero inaspettato per la sua bellezza e tranquillità, il laghetto non è nulla di speciale ma il canyon ci è piaciuto molto.

Poi ci fermiamo a vedere i due laghi di Coredo e Tavon dove è possibile con una camminata di 40 minuti nel bosco andare fino al Santuario di San Romedio, in cui è possibile salire fino alla sua torre più alta e godere del bel panorama.

Sempre qui vicino al Santuario c’è la tana dell’orso Bruno che è stato salvato e portato a vivere qui in Trentino. Con grande delusione dei miei bimbi comincia a piovere e l’orso Bruno non si fa vedere, restando nascosto nella sua tana. Vista la pioggia che non smette e il percorso nel bosco non proprio facilissimo ci facciamo riportare al parcheggio del camper da un pulmino che fa la spola avanti e indietro.

Per visitare il Santuario di San Romedio ci sono anche altri percorsi molto belli e diversi tra loro, a questo link è possibile scoprirli tutti https://www.ilovevaldinon.it/5-itinerari-suggestivi-per-arrivare-a-piedi-a-san-romedio

Ultima tappa della giornata è il lago di Tovel, arriviamo nel primo pomeriggio tanto con questa pioggia c’è poco da fare, così riusciamo a trovare posto in uno dei parcheggi, anche non avendo prenotato (sulla strada infatti un sacco di cartelli consigliavano di prenotare il parcheggio perché sono limitati, sopratutto quelli per i camper) in più oggi è la vigilia di ferragosto.

Il costo (€ 23 al giorno) non è basso visto che è un parcheggio in mezzo al bosco senza nessun servizio, ma domani il meteo promette bene così decidiamo di fermarci anche domani, così vedremo il lago con il sole, abbiamo letto che è spettacolare.

Il mattino ci incamminiamo lungo il sentiero nel bosco che ci hanno detto essere lungo 1 km circa 40 minuti di camminata. Volendo si può optare per la strada principale che percorrono le auto e le biciclette, sicuramente meno caratteristica ma una salita più regolare e meno faticosa.

Dopo circa 40 minuti arriviamo all’ultimo parcheggio per le auto e da qui mancano ancora solo 300 mt per arrivare al lago.
Lo spettacolo che vediamo ci ripaga della fatica fatta, la prima spiaggetta che troviamo subito dopo il ponticello di legno che ci fa attraversare il torrente è veramente bella, le acque del lago sono di un verde azzurro che invoglia a tuffarsi, fatte le fotografie d’obbligo in posti come questo cominciamo a percorrere la stradina che circonda il lago fino ad arrivare ad un bel prato dove ci rilassiamo e facciamo un picnic.

Se comunque non avete voglia di portare tutto il necessario per il pranzo, all’inizio del sentiero si trova lo chalet del lago dove è possibile mangiare, e anche lungo il sentiero abbiamo trovato un bar dove bere un caffè.

Noi ci siamo limitati a fare il percorso del lago ma qui intorno ci sono anche vari altri sentieri come quello delle glare, un paesaggio veramente lunare…

Abbiamo ancora un paio di notti prima della nostra ultima destinazione, non sappiamo dove andare e smanettando un po’ sui vari social e pagine fb dei camperesti troviamo questo agricampeggio che ci ispira in modo particolare soprattutto per la presenza di mucche capre e galline, i nostri bambini ne andranno matti. Chiamiamo e c’è proprio posto per i nostri due camper così partiamo in direzione Covelo provincia di Trento, Agri campeggio da Bery.

Appena arrivati il posto ci fa subito innamorare, 10 posti camper posizionati a raggera intorno ad una aiuola circolare, ogni posto camper ha la pavimentazione sotto al mezzo e un prato erboso fantastico dove posizionare tavolino e sedie… capita pochissime volte di non aver bisogno di mettere il telo in terra e camminare a piedi nudi su un prato morbidissimo, il tutto contornato da montagne rocciose e prati verdi con mucche al pascolo e caprette.

Dietro all’area camper la stalla e la casa dei simpaticissimi e disponibilissimi proprietari. Una famiglia veramente deliziosa.
I bambini hanno potuto portare il latte ai vitellini e persino mungere una mucca, hanno dato da mangiare alle caprette e una mattina hanno conosciuto il vitellino nato quella stessa notte. Abbiamo segnato questo campeggio tra i nostri preferiti e nei quali tornare prossimamente magari per i mercatini di Natale.

Il mattino colazione con latte appena munto e brioche portate del simpatico proprietario, che la sera prima passa a chiedere l’ordinazione.
Qui affittano anche biciclette per fare i sentieri nei dintorni oppure è possibile fare camminate o escursioni per raggiungere i laghetti di Lamar e Toblino.
Dopo due notti lasciamo questo bellissimo posto a malincuore.

Le seconda settimana della nostra vacanza la passiamo al Camping due Laghi di Levico Terme.

Settimana relax tra giretti in bicicletta sulla vicina ciclabile che porta fino al lago di Caldonazzo, passeggiate per vedere il Lago di Levico dove la grandissima spiaggia comunale vicino al centro offre relax e divertimento per i bambini con un bel parco giochi e attrezzi per i più sportivi.

Il centro cittadino con i suoi negozi ci è piaciuto molto per lo shopping e i prodotti tipici.
Il pomeriggio di solito un po’ di relax nella piscina del campeggio.

La settimana di relax a Levico Terme è volata in un soffio ed è già ora di tornare alla solita routine… ma fino al prossimo viaggio 🙂

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